Dal nostro tesoro (2006)
Gesù, se la vendetta di Dio, contro il male, il demonio, la morte, è la Croce, noi vendicati abbracciamo la nostra Salvezza. Chi abbraccia la Salvezza come figlio, e sommamente come figlio del Divin Volere, possiede tutta la Misericordia e la vive e la spende senza misura per guarire, medicare, curare menti e corpi e cuori, ricoverandoli nella struttura più efficiente e specializzata che esista: il Cuore di Cristo.
Depositare qui un fratello malato, vuol dire restituirgli la salute, non per un giorno, per sempre.
Nella Divina Volontà, invochiamo allora, direttamente dalla Sorgente, la Divina Misericordia sulla nostra famiglia, che per noi è, ormai, tutta la famiglia umana.
Particolarmente ci stringiamo ai fratelli nella fede, per essere più forti, compatti, convinti, e non lasciare spazio al nemico che regna nelle divisioni e nelle discordie.
Sacrifichiamo senza rimpianti e senza sconti la nostra volontà sull’Altare della Volontà Divina, per partecipare della Sua potenza. Troviamoci dalla parte dei giusti che possono cantare un canto di vittoria e di lode all’Altissimo, nella pace. Così sia.